L'Arte di Gianluigi Alberio

Solitamente con il termine generico di Grafica, artisti, collezionisti e mercanti definiscono le opere realizzate su carta, tuttavia non va dimenticata la distinzione tra opere uniche come disegni, tempere, acquerelli, tecniche miste e quelle multiple quali litografie, acqueforti, serigrafie e stampe digitali.
Negli ultimi trent'anni queste ultime hanno avuto una notevole diffusione nel mercato artistico italiano assumendo praticamente in esclusiva la definizione di Grafica d'Autore
L'originalità dei multipli su carta consiste nel fatto che essi vengono eseguiti su un preciso progetto dell'artista rivolto alla stampa di una tiratura, ossia di un numero predeterminato e limitato di copie la cui realizzazione viene da lui curata con lo stampatore in tutte le sue fasi fino alla firma autografa su ciascun foglio.
La tradizione della stampa artistica,  proviene da molto lontano: Durer, Rembrandt, Tiepolo, Piranesi, Canaletto ne furono grandi cultori e alla metà dell'Ottocento essa conobbe un clamoroso successo con Delacroix, Toulouse-Lautrec fino a raggiungere nel Novecento i suoi vertici commerciali col solito Picasso, mentre in Italia un'acquaforte di Giorgio Morandi tocca cifre record e resta sempre ambita dai collezionisti più ricchi e raffinati del settore.
E' opportuno ricordare che, nell'ambito della Grafica, la buona riuscita di un'opera non dipende solo dalla bravura dell'artista, dalla sua capacità d'inventare un procedimento tecnico affine alla sua tipicità creativa, ma anche dalla raffinatezza dello stampatore: Maurlot, Lacouriere, Visat, Regal sono stati in Francia dei maestri stampatori in grado di attribuire lo spessore di veri capolavori a incisioni e litografie di Braque, Chagall, Giacometti, Picasso, Mirò che possono valere ciascuna molte migliaia di euro.
Gli elementi che concorrono a stabilire il costo di un'acquaforte, litografia, serigrafia o stampa digitale  sono molteplici e - fermo restando che il valore fondamentale viene determinato dalla notorietà dell'artista - il primo consiglio è quello di osservare bene il foglio che si desidera acquistare costatandone l'integrità, la tecnica, la firma in basso a destra e il numero di edizione a sinistra.
La dicitura 3/100 indica che si è in presenza della terza copia su un totale di cento, ma a queste vanno aggiunte le prove d'autore (P.A.) o fuori commercio (H.C.) e le prove con numeri romani, che dovrebbero essere sempre dichiarate dal venditore per conoscere il totale complessivo della tiratura.
Non va tuttavia dimenticato il principio secondo il quale, a parità di condizioni, minore è il numero di copie in circolazione maggiore sarà il loro prezzo, così come la quantità dei colori usati rappresenta per una stampa un valore aggiunto non trascurabile, che viene anche determinato dalle dimensioni e dalla tecnica più o meno laboriosa adoperata: di uno stesso artista l'acquaforte costa più della litografia e di una serigrafia.
Le quotazioni salgono quando alcuni esemplari sono stati ritoccati a mano dall'autore (retouchés) attraverso interventi di vario tipo, dall'acquarellatura di un'incisione al rafforzamento dei colori in una litografia, interventi manuali e diretti sul singolo foglio che conferiscono all'esemplare ritoccato un alone di unicità (monotipo) ed un notevole incremento del suo valore commerciale.